News, Un albero in più

Alberi in più contro la crisi climatica: l’intervento della Comunità Laudato si’ Bra 2

A Bra sette nuovi alberi nel giardino che abbraccia la chiesa Beata Vergine del Rosario. Alla piantumazione ha partecipato anche Carlo Petrini, co-fondatore delle Comunità Laudato si’

Chiediamo ad ogni cittadino di buona volontà, ad ogni organizzazione di qualunque natura e orientamento, ad ogni azienda pubblica o privata, alla straordinaria rete di comuni e regioni d’Italia, al governo nazionale di unirsi a noi con l’obiettivo di piantare in Italia 60 milioni di alberi prima possibile. Un albero per ogni italiano”.

Un messaggio semplice, chiaro, concreto. L’hanno diffuso lo scienziato Stefano Mancuso, direttore del Linv (International Laboratory for Plant Neurobiology), il presidente di Slow Food Carlo Petrini e il vescovo di Rieti Domenico Pompili, a nome delle Comunità Laudato Si’, la rete di cittadini ed associazioni che si ispira all’omonima enciclica del 2015 di papa Francesco incentrata sui temi ambientali.

Secondo i promotori dell’iniziativa denominata ‘Un albero in più’, piantare alberi è la principale soluzione che abbiamo per far fronte al riscaldamento globale: “Non risolve il problema, ma ci aiuta prendere tempo nell’attesa di cambiare stili di vita”. All’appello di Carlin ha aderito anche la città di Bra. Infatti, la Comunità Laudato si’ Bra 2, sabato 6 giugno, ha messo a dimora ben sette alberi nel giardino che abbraccia la chiesa Beata Vergine del Rosario, in Bescurone.

Spiega Claudio Gallizio: “Si tratta di tre grandi alberi, un faggio, un acero ed un liriodendrum, acquistati dalla nostra Comunità; un platano regalatoci da Antonio De Marco; un acero e due liquidambar donatici da Silvana Peira”. La piantumazione ha coinvolto diversi volontari del quartiere ed alcuni membri della Comunità, che si sono impegnati con grande generosità e dedizione alla causa.

Al lavoro anche Carlo Petrini, co-fondatore delle Comunità Laudato si’, che a Bra è di casa e ha dato gli ultimi colpi di vanga, prima di posare con il gruppo dei volontari per la foto di rito. L’evento è stato ricordato anche durante la Messa delle 9.30 di domenica 7 giugno, alla quale è seguita una breve cerimonia, culminata con la benedizione impartita dal parroco don Giorgio Garrone. Quindi, tutti al bar per un caffè nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Lo sappiamo tutti, viviamo in un tempo di emergenza sanitaria, ma anche di crisi ambientale e piantare alberi è una delle azioni più efficaci che possiamo fare per contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico. Un’azione ancora più importante nelle città, dove gli alberi non solo depurano l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti, ma contribuiscono a contrastare il fenomeno, che è tipicamente urbano, delle ‘isole di calore’; inoltre migliorano l’isolamento climatico degli edifici, fanno da barriera naturale al rumore e garantiscono il corretto deflusso delle acque piovane sul terreno.

Sono, pertanto, un elemento fondamentale per mantenere le città vivibili e sostenibili. Ridurre le emissioni e passare a fonti di energia pulite e rinnovabili rimane indispensabile e non rimandabile; ma queste misure non potranno che essere graduali e avranno effetti a lungo termine. Nel frattempo, dobbiamo affiancarle ad altre azioni più rapide e la riforestazione è una di queste.

Secondo la Fao, sul nostro pianeta ci sono 5,5 miliardi di ettari di boschi e, secondo l’ultimo rapporto Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), per ridurre di 1,5 °C il riscaldamento globale entro il 2050 sarebbe necessario avere un miliardo di ettari in più di foreste. Come possiamo fare per dare il via all’azione di rimboschimento? Semplice, basta armarci di semi e piantine.

La Terra è una sola, è una risorsa limitata, non distruggiamola, perché come scrive lo scrittore francese François Mauriac: “È inutile per l’uomo conquistare la Luna, se poi finisce per perdere la Terra”.

da TargatoCn

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