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Insieme si può: le Comunità reatine discutono sulle tematiche che affliggono il pianeta

Un pomeriggio insieme per approfondire le gravi tematiche ambientali che affliggono il nostro pianeta. Si è parlato di questo e di molto altro sabato 30 marzo nell’aula magna di Palazzo Dosi, a Rieti. Ad introdurre l’incontro, Luigi Russo, direttore della Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia, e Nunzio Virgilio Paolucci della onlus per ragazzi autistici Loco Motiva. Entrambi hanno illustrato le ragioni per cui tramite i propri enti di riferimento hanno voluto aderire al progetto “Comunità Laudato si'” promosso da Chiesa di Rieti e Slow Food.

Un’idea nata a partire dall’enciclica sull’ecologia ambientale di papa Francesco per contribuire in qualche modo ad “invertire la rotta, un modo concreto per dare seguito all’invito del Pontefice diffondendone spirito e principi. Sono già molti, ben quattro solo nella città di Rieti, i guppi di persone che hanno deciso di sposare il progetto con la voglia e l’entusiasmo di fare dell’ambiente e dell’ecologia integrale il proprio punto di vista privilegiato, divulgando un nuovo stile di vita, più consapevole e partecipato. L’una nella dimensione ambientale, l’altra in quella sociale, le Comunità della Riserva e quella “Rieti 1” riferita alla onlus per ragazzi affetti da autismo si stanno entrambe prodigando per creare eventi e iniziative che ruotino intorno ad una progettualità condivisa e partecipativa.

«Ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Parlate solo di una crescita economica eterna e sostenibile perché avete troppa paura di essere impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse cattive idee che ci hanno portato in questo casino, anche quando l’unica cosa sensata da fare è tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno»: l’incontro si è aperto con le incisive parole di Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che ha letteralmente scovolto le coscienze del mondo con il suo sit-in davanti a Parlamento di Stoccolma, per chiedere maggiore attenzione sul clima.

«Dovremmo essere tanti Greta, – si è detto nel dibattito – e credere fortemente nelle cose proprio come ha fatto lei, perchè solo se ognuno di noi cambierà in maniera costante le proprie abitudini quotidiane sarà possibile modificare un pò le sorti della nostra Casa Comune». Ad illustrare l’inquietante scenario globale, un punto di vista inconsueto, attraverso il “Dialogo di una cicala con una formica e un grillo sopra i massimi problemi del pianeta” scritto dall’ambientalista Giovanni Guerriero. L’autore, presente all’incontro, ha illustrato le ragioni di un’idea editoriale originale. «Ho pensato che spiegare al lettore questioni così gravi e complicate attraverso un dialogo tra personaggi fosse più semplici e fruibile, proprio perchè credo che la divulgazione di tali tematiche sia essenziale».

Un punto di vista certamente inconsueto, una serrata conversazione tra insetti in cui la cicala prende le parti dell’umanità scialacquona o poco informata delle conseguenze di tanti comportamenti criticabili, che ancora appaiono ordinari ai più, ma sui quali dobbiamo urgentemente intervenire. Alla formica tocca la parte saggia, anche se antipatica, della Cassandra, che avvisa delle ripercussioni di questi comportamenti sulla biosfera e quindi sull’umanità che ne fa parte. Mentre il grillo, secondo l’iconografia classica, fornisce le dotte spiegazioni necessarie per la comprensione del discorso.

Proprio perche, come dice il Papa, “tutto è connesso”, all’incontro è intervenuto anche Roberto Lorenzetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, che ha relazionato sulla bellezza: quella del passato, del presente e anche del futuro, purchè si riesca a crearlo e a preservarlo. Ad apportare il contributo scientifico al pomeriggio di lavori, il professor Bartolomeo Schirone, docente all’ Università della Tuscia, che ha fornito un quadro d’insieme sulle principali tematiche che minano gli equilibri naturali, economici e sociali del nostro pianeta.

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