Sull'Osservatore Romano

Nella natura la mia cultura / CLs Isola Vicentina

Sono molte e variegate le attività che la Comunità di Isola Vicentina sta svolgendo e si appresta a sviluppare nel prossimo autunno.

Fin da subito, l’attenzione della Comunità si è concentrata anche sulla scuola, come luogo principe di educazione ecologica e di primordiale approccio per i giovani sui temi sociali ed etici. Andrà in questa direzione il progetto “Nella natura la mia cultura. Tessere relazioni tra noi e la natura”, che interesserà gli studenti del territorio alla ripresa del prossimo anno scolastico.

Il progetto nasce dalla consapevolezza di come la riconnessione con la natura porti ad una riconnessione con noi stessi e con gli altri, attraverso l’osservazione e la conoscenza. La connessione con la natura sta divenendo un tema centrale sia dal punto di vista ecologico, per la necessità di una maggiore attenzione alle azioni che hanno un impatto sull’ambiente, sia dal punto di vista della salute, fisica e psicologica; infatti il maggior contatto e conoscenza con l’ambiente naturale lavora su differenti livelli: sensoriale, con l’affinamento di capacità percettive spesso affievolite o atrofizzate; affettivo, sollecitando risposte sul piano emotivo, insegnando ad accogliere e gestire la carica della vita emozionale; cognitivo, fornendo una nuova/antica visione del mondo e della nostra relazione con esso, non più in un’ottica antropocentrica ma ecocentrica.

E infine sociale, riportando alla collettività umana gli apprendimenti legati alle relazioni ecologiche, al fine di poter instaurare con i propri simili una qualità di relazione finalizzata all’incontro e alla collaborazione.

Il progetto vuole dunque stimolare i ragazzi a guardare con occhi nuovi l’ambiente circostante attraverso un’educazione ambientale sul campo, vuole favorire il rispetto per le forme di vita in questo caso vegetali, che con noi condividono l’evoluzione in questo pianeta. «Intendiamo recuperare quelle conoscenze che appartenevano alle generazioni passate valorizzando in questo modo la cultura del luogo», spiegano i referenti. «Educare a ricono-scere le erbe spontanee che ci circondano è trasmettere qualcosa che va oltre la conoscenza in senso nozionistico perché è proprio nel riconoscere e nell’essere riconosciuti che si fonda qualsiasi relazione di interdipendenza positiva. Avviare un circolo virtuoso partendo dal riconoscimento porterà all’attribuzione di valore e quindi al rispetto e alla tutela degli elementi ambientali.

Nel riscoprire antiche pratiche tipiche del nostro territorio, come ad esempio l’uso e il consumo delle erbe spontanee permetterà una scoperta della propria identità culturale e personale che porterà ad una maggiore consapevolezza delle proprie origini e quindi di noi stessi». In quest’ottica il progetto favorisce la conoscenza del luogo dove si vive a partire dal giardino della scuola, vivendo il territorio che si abita con maggiore capacità di riconoscerne la bellezza, le potenzialità e le opportunità che offre.

Photo by Nico Cavallini on Unsplash

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