«Alcuni di noi avevano studiato e approfondito la Laudato si’ dal punto di vista accademico, come insegnanti», dice il variegato gruppo dei Castelli Romani. «Altri erano già attivi dal punto di vista ecologico e sociale, altri avevano fatto esperienze anche in campo internazionale, con le popolazioni indigene del Messico del Nord: per cui, quando abbiamo appreso dell’iniziativa delle Comunità Laudato si’, ci è sembrata l’occasione per spendere concretamente ciò che avevamo studiato a livello teorico, e applicarlo alla concretezza della vita quotidiana».
La Comunità dei Castelli Romani nasce nel giugno 2018, e da subito si presenta come un gruppo aperto, inclusivo e giovane. «Inizialmente abbiamo proposto l’idea alla comunità delle Suore dell’Assunzione di Genzano, dedita da sempre come carisma ai temi dell’ambiente e dell’accoglienza: poi si sono aggiunte associazioni di tipo sociale, cooperative ed altri amici, oltre alle condotte Slow Food della zona, che ci hanno dato una grossa mano».
Dal momento della costituzione, il gruppo prosegue in modo serrato la propria attività. Giornate ecologiche, piantumazione di alberi, l’adozione di un sentiero del Parco dei Castelli Romani, marce per il clima, iniziative formative e divulgative, collaborazioni con associazioni ed enti locali e occasioni di aggregazioni promosse in nome della cura per la casa comune. Insieme ad aziende agricole della zona è nato inoltre da subito un progetto di agricoltura sociale in collaborazione con gli Sprar locali, con il fine di «promuovere un’agricoltura eco sostenibile ed ecocompatibile» coinvolgendo ragazze e ragazzi richiedenti asilo.
A diventare presto lo slogan della Comunità, il principio contenuto nella Laudato si’: “niente di questo mondo ci risulta indifferente”. E molto altro è in cantiere.