Sull'Osservatore Romano

Che aria tira in Lombardia?

Il 5 febbraio scorso la Rete Ambiente Lombardia, formata da associazioni, comitati e coordinamenti ambientalisti operanti sul territorio lombardo, ha messo in campo una mobilitazione per l’apertura un confronto stabile con la Regione, dove la società civile possa avere voce in capitolo, avvalendosi anche dell’apporto tecnico scientifico di organismi indipendenti.

Anche la Comunità Laudato sì di Cremona ha partecipato al “flash smog” che si è svolto a in città, a ridosso dell’autostrada, l’inceneritore e l’acciaieria, i punti che uno studio epidemiologico di Ats Valpadana indica come maggiori fonti di inquinamento atmosferico. La manifestazione si è svolta in concomitanza con altre mobilitazioni messe in campo a Brescia, Milano, Bergamo, Varese e Lecco, città che fanno parte della Rete Ambiente Lombardia e che chiedono l’apertura di un dialogo che veda la partecipazione della società civile riguardo il problema dell’aria altamente inquinata dal forte sviluppo industriale e per il ristagno meteorico tipico della pianura padana.

Gli organizzatori hanno richiamato l’attenzione dei cittadini sul rischio per la propria salute a causa della cattiva aria che si respira tutto l’anno in Pianura Padana, tra le peggiori in Europa e con il maggior numero di morti premature dovute ai livelli insostenibili di Pm10 e Pm2,5. «Abbiamo partecipato con lo striscione della nostra Comunità Laudato sì – dicono da Cremona — e ormai da tempo facciamo parte del coordinamento cremonese degli “Stati generali clima, ambiente salute” che lavora sulle questioni locali. Insieme a questa rete di associazioni e comitati, abbiamo organizzato i “flash smog” nei punti della città indicati da Ats come sensibili e vulnerabili all’inquinamento.

Ovviamente, come singoli membri della Comunità siamo impegnati a diffondere stili di vita alternativi: sosteniamo la Banca del Tempo, abbiamo portato sul territorio la Banca Etica, siamo stati tra i fondatori della Filiera corta solidale, organizziamo da tempo mercatini del riuso e del baratto e molte altre iniziative. In generale, cultura, buone pratiche, advocacy e pressione politica sono le nostre linee».

La Rete intende trasformare la nostra regione anche in “motore ecologico”, facendosi promotrice di iniziative che sappiano coagulare intorno a progetti condivisi il consenso di associazioni ambientaliste operanti nelle altre regioni della Pianura Padana e su tutto il territorio nazionale, affinché la transizione ecologica sia autentica e non solo auspicata.

«Come Comunità Laudato si’ abbiamo partecipato a questo evento di sollecitazione per ricordare che l’aria è un bene comune da proteggere con l’impegno di tutti: a partire dal singolo che adotta stili di vita sobri e solidali, allo sviluppo dell’economia circolare sul territorio, alle iniziative della politica. È anche in queste direzioni, spalmate nel contesto locale, che ci muoviamo».

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