Sull'Osservatore Romano

Tra Salto e Turano sulle orme di Francesco

Nasce nel 2018, all’interno della verdeggiante Riserva Naturale Regionale dei Monti Navegna e Cervia, in provincia di Rieti, l’omonima Comunità Laudato si’. Il territorio si estende per ben 3600 ettari all’interno dei bacini idrografici del fiume Salto e Turano, interessando ben nove comuni: Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino.

La Riserva si caratterizza per la presenza di paesaggi eterogenei, frutto delle peculiarità climatiche, geomorfologiche e vegetazionali, ma anche della presenza dell’uomo. Nel 2020 la Comunità Laudato si’ si costituisce in associazione, dotandosi di un proprio atto costitutivo e di uno statuto, e si impegna ulteriormente nella diffusione dei valori espressi nell’enciclica, nonché nella protezione, nella valorizzazione e nel mantenimento del territorio in cui sorge: «Perché non c’è ecologia senza giustizia e non ci può essere equità in un ambiente degradato».

Fin dalla sua fondazione, il gruppo si è prefisso di organizzare incontri di divulgazione, anche in omaggio all’opera di Francesco d’Assisi, che per primo fu interprete di una vita in armonia con gli uomini e con la natura e che rappresenta la testimonianza di un legame molto stretto con il territorio reatino, dove trascorse un periodo fondamentale della propria esistenza.

La Comunità Laudato si’ Navegna Cervia ha deciso pertanto di condividere l’obiettivo di accrescere la sensibilità e l’educazione nei confronti delle tematiche dell’ecologia integrale, della tutela dell’ambiente e della casa comune attraverso una serie di incontri tra i cittadini, le amministrazione comunali, la parrocchie e la Riserva stessa, proponendo comportamenti corretti e buone pratiche, anche attraverso la lettura settimanale di brani del testo papale.

Ogni Comune ha così affrontato uno specifico tema: cambiamenti climatici, biodiversità energia, povertà, plastica, spreco, Ogm, acqua, benessere animale. Una linea seguita anche durante il periodo del confinamento sociale dovuto alla pandemia, quando la Comunità ha promosso incontri online con esperti dei rispettivi settori, incentrati ciascuno su un diverso argomento. Nel 2021 nasce invece un particolarissimo libro, Le parole dell’Enciclica “Laudato si’”, a cura di Luigi Russo, coordinatore scientifico del gruppo Navegna Cervia, il quale ha evidenziato le parole che, oltre ad essere più frequenti, hanno un significato profondo e particolarmente importante per il messaggio contenuto nell’enciclica.

«Ho messo in ordine le parole seguendo lo svilupparsi del pensiero del testo, partendo dall’analisi dei “Problemi” che affliggono la Terra a causa della scellerata opera dell’uomo, individuando poi il giusto “Approccio” per affrontarli ed indicando, infine, “La Via” che possa aiutare l’umanità a salvare la Terra e se stessa», dice Russo. Intorno ad ogni parola sono stati scelti i paragrafi più attinenti, e il risultato è quello di ventuno raccolte, una per ogni parola, che lette nell’ordine riportato rappresentano una sintesi dell’enciclica.

La prefazione del libro è a cura di monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti e coofondatore, con Carlo Petrini di Slow Food, delle Comunità Laudato si’.

Previous ArticleNext Article