In occasione della Giornata nazionale degli alberi, sull’onda delle buone pratiche e degli obiettivi necessari per contrastare il surriscaldamento del pianeta, due Comunità Laudato si’ operanti nel territorio romano hanno inteso mettere concretamente in atto quanto detto negli ultimi anni e durante i recenti grandi summit sull’ambiente. Con la benedizione preventiva di sorella acqua, che ha irrigato abbondantemente le zolle destinate alla piantumazione, la mattina dello scorso 15 novembre la Comunità Laudato si’ Roma 2 ha aggiunto altri due alberi al territorio del quartiere capitolino di Monteverde, zona in cui agisce ed opera.
Un’occasione per rimanere fedeli ad uno dei progetti promossi dalle Comunità Laudato si’, volto a piantare 60 milioni di alberi, uno per abitante del nostro Paese, nonché un’ulteriore motivazione per diffondere questa pratica e far interessare alla gestione del verde pubblico i cittadini rendendoli parte attiva nel prendersi cura delle nuove piante. Iniziativa simile per la Comunità Laudato si’ dei Castelli Romani, che ha incrementato il suo Parco Diffuso Eroi per la Terra con due nuove piantumazioni, effettuate presso la parrocchia Santa Caterina da Siena di Ardea.
«È stata una bellissima atmosfera quella vissuta da tutti noi — dicono i referenti della Comunità dei Castelli — e oggi il nostro parco ha un albero in più! Diciamo grazie a Stefano Ercoli del S ae Segretariato attività ecumeniche di Roma e ad Alex Paone parroco della comunità». Alberi per aiutare il pianeta, ma anche alberi come strumento per far memoria grata di persone o situazioni. Entrambe le Comunità hanno voluto affidare alle nuove piante sentimenti di gratitudine verso persone che si sono distinte per gesta o opere.
A Monteverde, una delle dediche affisse sugli alberi è andata all’ambasciatore Luca Attanasio, per ricordare il sacrificio della sua morte avvenuta per un attentato in Congo lo scorso 22 febbraio. L’altra, più in tema di ecologia integrale, è stata affissa per onorare «chi sa ascoltare, e rispondere, al grido dei poveri e degli ultimi della Terra».
Ad Ardea invece, sono state due donne le destinatarie delle dediche affidate agli alberi: Maria Vingiani e santa Caterina da Siena, «per la loro visione profetica ed il loro impegno per l’unità». Due donne appassionate e tenaci, coraggiose e determinate, pur sempre nella dolcezza e nella cura verso tutti. Donne che hanno saputo vivere, ognuna nel proprio tempo, in completa pienezza ed intelligenza, interpretando i cambiamenti delle loro rispettive epoche. E che oggi si spera fungano da esempio per le nuove generazioni.