Il 4 settembre si è svolto a Forlì, nella cornice della Pieve romanica di Pieveacquedotto, un bellissimo incontro fra le tante realtà che nel territorio si occupano di sensibilizzare in diversi modi, sui temi della cura del creato e l’ecologia integrale.
L’incontro è stato organizzato dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro all’interno del tempo del creato, all’inizio dell’anno pastorale, e ha visto una bella partecipazione di tante realtà locali.
La Comunità Laudato si’ Salvaterra Romagna Forlivese ha partecipato con un intervento di Sabrina Olivucci e altri membri, appartenenti anche ad altre associazioni, hanno presentato la loro testimonianza.
«Abbiamo ricordato il nostro impegno nella formazione dei membri del gruppo con la lettura delle encicliche, nonché dei bambini e ragazzi delle nostre comunità, e la nostra volontà di metterci in collegamento con altre realtà», spiegano i referenti.
«È stato un incontro interreligioso di conoscenza e rete, con la partecipazione della comunità islamica con il suo rappresentante, e la comunità ortodossa rumena. Hanno partecipato, oltre a noi, il Comitato per la Lotta Contro la Fame nel Mondo, i Friday For Future, Libera, l’Ordine Francescano Secolare, Masci, suore Francescane Missionarie del SS.Sacramento, il gruppo giovani della parrocchia di Magliano, Caritas, Missio e Migrantes, la casa famiglia Emmanuel, il Maglia Rosa social bike, l’Associazione L’Umana dimora e tanti altri rappresentanti anche delle amministrazioni locali».
Ad introdurre l’evento il vescovo monsignor Livio Corazza insieme a Luciano Ravaioli, responsabile dell’ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro e a don Franco Appi, già responsabile dell’Ufficio e insegnante di Pastorale sociale.
È’ importante tener legate insieme la cura del creato in tutti i suoi aspetti, e l’attenzione alle persone più fragili, alle povertà e alle “creature” più deboli. L’attenzione all’ambiente e al sociale, come ci insegna il Papa con le sue encicliche e i suoi continui richiami, devono andare insieme e non possono lasciarci indifferenti. Il “fare rete” fra diverse realtà, con interessi e attenzioni diverse, ma che possono convergere in un messaggio unico, è ciò che ci aiuterà ad affrontare il futuro. Dobbiamo insistere con forza su questa strada, parlare, confrontarci, condividere iniziative e idee.
Il vescovo ha concluso il ciclo di interventi con una riflessione sulla bellezza della natura e delle creature, che non possono che rimandare alla bellezza di Dio, da lodare e ringraziare. La natura è da rispettare sempre, anche davanti alla sua forza, occorre conversione, cambio di mentalità e senso di responsabilità da parte di tutti, non solo in questo giorno ma durante tutto l’anno. I giovani ci chiedono con forza di cambiare perchè è in gioco il destino di tutti, e tutti dobbiamo insieme impegnarci per la buona politica e il bene comune, con la Laudato sì come bussola e la fraternità come metodo.
I partecipanti, oltre ad assistere ai vari interventi, hanno potuto visitare la mostra sull’enciclica Laudato sì ideata dalla Caritas diocesana e allestita nei locali della parrocchia, e gustare un aperitivo covid-free offerto dall’Associazione Libera e dal gruppo di acquisto solidale Barcogas con ottimi prodotti provenienti da terreni e aziende confiscate alla mafia.
Domenica 5 settembre poi si è pregato per queste intenzioni nelle parrocchie durante le messe festive.
L’incontro è disponibile al link: https://youtu.be/WOgnQSS3wHc