Anche quest’anno la Comunità Laudato si Roma 2 ha voluto rinnovare l’impegno a promuovere la biodiversità, attraverso piccoli gesti volti alla salvaguardia delle api, insetti imprescindibili per la difesa dell’ambiente e che operano a tutela di tante specie animali e vegetali. “Salviamo le api” è stato il tema intorno al quale si è snodata la passeggiata di domenica 8 maggio, svolta nella verdeggiante cornice di Villa Sciarra, nel quartiere romano di Monteverde. Una data non casuale, anche perché scelta come molto prossima alla Giornata internazionale della biodiversità, fissata per il 22 maggio. La variabilità delle condizioni atmosferiche non ha impedito e condizionato l’iniziativa che, anzi, ha visto la partecipazione attiva di tanti frequentatori della Villa insieme ai quali, andando oltre al dono del sacchetto dei semi, si è instaurato un arricchente dialogo sulle motivazioni del gesto e sulle sue conseguenze, alla luce del “tutto è connesso” e di altri temi trattati nell’enciclica Laudato si’. «Gli obiettivi che ci eravamo proposti erano inizialmente tre», dicono i referenti della Comunità. «Intanto donare un sacchettino con una manciata di semi per invitare i visitatori della splendida Villa cittadina a piantare sui propri balconi o nei giardini i semi ricevuti e a farsi a loro volta promotori di questa semplice buona pratica. Tra l’altro, già il confezionamento dei sacchettini è stata un’occasione per pensare alle 100 famiglie, persone, comunità che avremmo incontrato contattato e sensibilizzato su un tema a noi caro, quello della biodiversità». A seguire, si sono volute incrementare le relazioni di comunione e servizio con le associazioni già operanti sul territorio. «A differenza dello scorso anno, abbiamo scelto la sede di Villa Sciarra per consolidare una relazione speciale con l’Associazione Amici di Villa Sciarra con la quale condividiamo molte finalità. Un simpatico particolare, fra tanti: l’associazione si è costituita il 24 maggio 2015 e ben sappiamo quanto questa data sia importante per noi, poiché è stata divulgata proprio quel giorno la lettera enciclica del Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune. Infine, il terzo obiettivo è stato quello di iniziare a promuovere il progetto “Adotta un alveare”. «Abbiamo preso contatti con produttori di miele — racconta il gruppo romano — nella prima fase stiamo raccogliendo prenotazioni per l’acquisto di barattoli da un chilogrammo, successivamente, nella seconda fase, destineremo una parte del nostro contributo al sostegno dell’attività di impianto di un alveare per sostenere gli apicoltori in un settore che non gode di molte risorse». Con grande soddisfazione dei risultati ottenuti: «Siamo veramente contenti di quanto fatto, anche per la piccola sorpresa finale: un gruppo di bambini, accompagnati dalle loro catechiste, ci hanno chiesto di parlare di ecologia integrale. Si è svolto un dialogo fitto di qualche minuto, ciò vuol dire che qualche seme lo abbiamo piantato anche in loro, ed è certamente questa la cosa che ci inorgoglisce di più».
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