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Stare insieme e far bene all’ambiente: la passeggiata ecologica della Comunità Laudato sì Roma 2

Un pomeriggio per stare insieme e far del bene all'ambiente. È quello che sabato scorso ha organizzato la Comunità Laudato sì Roma 2: una passeggiata ecologica nella splendida Villa Pamphili, polmone verde nel cuore della Capitale

Un pomeriggio per stare insieme e far del bene all’ambiente. È quello che sabato scorso ha organizzato la Comunità Laudato sì Roma 2: una passeggiata ecologica nella splendida Villa Pamphili, polmone verde nel cuore della Capitale.

Circa venticinque le persone che hanno partecipato, con un tragitto che ha compreso la divisione in piccoli gruppi e la raccolta di rifiuti vari lungo il percorso.

L’iniziativa si è proposta, oltre alla raccolta di rifiuti, altri due obiettivi.

Innanzitutto contemplare la natura, nella straordinaria e variegata bellezza del luogo: alberi, vegetazione, architettura, panorama, i colori, i laghetti con i pesci, gli animali in gran parte nascosti agli occhi, l’aria che vi si può ancora respirare e dunque per riflettere, sulla ricchezza di questo bene comune.

E poi riflettere sulla necessità della conversione integrale delle persone, come citato nell’enciclica: sulle nostre possibili responsabilità individuali e comunitarie, rispetto al sempre più grave stato di degrado della nostra casa comune terra; un degrado di cui non è responsabile la natura ma l’uomo, cioè un modello di convivenza umana che sta producendo ovunque una enorme quantità di scarti umani, cioè di esseri umani. Lo dimostra anche questa tragica pandemia; l’Amazzonia, il Brasile, l’India;
per crescere nella consapevolezza che la questione ecologica non può più essere ridotta alla sola questione ambientale e richiede un forte impegno anche sul versante della giustizia sociale, perché è ormai chiarissimo che vi è un legame tra ambiente e giustizia, tra la condizione di assoluta povertà di centinaia di milioni di esseri umani e lo sfruttamento selvaggio delle loro terre, dei loro ambienti. Più in piccolo lo vediamo anche nei nostri quartieri.

Un’occasione per porsi queste domande: cosa posso cambiare concretamente nel mio stile di vita a casa? E nei miei ambienti di vita e di lavoro? E cosa potremmo fare insieme nel nostro quartiere?

E naturalmente un modo per ripulire un tratto del parco, minato dall’inciviltà delle persone. Sono stati infatti numerosi gli oggetti raccolti, nello specifico bottiglie di plastica e di vetro, buste e sitrisce di plastica, cartacce, lattine, bustine di fazzoletti, bicchieri di plastica, mozziconi di sigarette, collant, siringhe e pezzi di ceramica.

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